Il 10 dicembre sarà la volta del Concerto di Natale che darà il via al ciclo: “Concerti al Centro” I Maestri Gentjan Llukaci col suo violino e Denis Biancucci al pianoforte accompagnano la magistrale voce del tenore Giorgio Casciarri, che eseguiranno opere musicali facendoci apprezzare come si possa incantare trasmettendo le vibrazioni che provengono dal cuore, che solo gli interpreti d’eccezione che avremo il privilegio di ascoltare possono trasmetterci.
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Siamo convinti che la musica dal vivo abbia affetti positivi indipendentemente dai gusti e dall’interesse di chi l’ascolta, racconti la nostra storia, ci permetta di dimenticare, consentendoci di cambiare il nostro stato d’animo in un secondo, colorare una giornata grigia.
Il 10 dicembre 2019 ore 20,30 avremo l’occasione di vivere momenti di vera magia, facendoci incantare dalle melodie napoletane, attrarre dalle sonorità veneziane che si ispirano alla musica barocca, condurre attraverso le colonne sonore dei celebri film di Fellini o di Sergio Leone, le arie più amate, senza farci mancare un valzer piuttosto che un tango, per concludere con le più note musiche natalizie.
Attraverso la musica che ha fatto da sottofondo alla maggior parte della nostra vita potremmo immergerci nel piacere che ci trasmette, nei ricordi che stimola, consentendoci di condividere emozioni. La musica è infatti fonte di felicità, e se a questo aggiungiamo il fatto che uscire per partecipare ad un concerto che diventa una occasione per socializzare, stare in compagnia di amici o conoscere nuove persone.
Nel week end di San Valentino 14-16 febbraio 2020 il Centro Via Vittorio Veneto ospiterà una mostra con i cimeli della Callas, gentilmente messi a disposizione dal noto collezionista Ilario Tamassia. Per l’occasione il 14 febbraio la Magica voce della famosa attrice Franca Lovino, accompagnata da un noto musicista, declamerà i versi delle più belle poesie d’amore di tutti i tempi
La sera seguente, il 15 febbraio verrà proposto un concerto in cui un soprano, accompagnata dalla celebre pianista Federica Cipolli e dal violinista Gen Llukaci e dal fisarmonicista sassolese Claudio Ughetti, interpreterà le arie che hanno reso famosa la Divina. Non mancheranno i più conosciuti duetti tra soprano e tenore.
Il 29 marzo 2020 assisteremo ad uno spettacolo incentrato sul Tango Argentino, musica che nasce come strumento per comunicare un velo di tristezza nostalgica e che trae le sue origini nel fattore migratorio dell’Argentina dell’Ottocento. sulle musiche del tango, della milonga e del vals che nacquero i primi ballerini di tango argentino, che anche al Centro potremo ammirare in tutta la loro eleganza.
La sua struttura armonica di questa musica è tipicamente italiana. La metà del peso culturale del tango è originaria dall’Italia. I nomi dei maggiori compositori di musica a partire dai primi anni del Novecento fino all’età d’oro, quella degli anni ’30 e ’40, Aníbal Troilo, Juan D’Arienzo, Carlos Di Sarli, Osvaldo Pugliese, Francisco De Caro, sono tutti figli d’italiani. Lo stesso compositore e direttore d’orchestra Astor Piazzolla aveva il padre pugliese…. Avremo il piacere di sentire i Maestri Gen Llukaci e Claudio Ughetti a cui faranno da cornice leggiadri ballerini, che ci aiuteranno ad immaginare le milonghe argentine piene di passione e trasporto.
Concluderà la rassegna, il 10 maggio 2020 un gran galà d’Operetta:: uno spettacolo d’argomento giocoso o sentimentale i cui dialoghi in prosa e parti cantate si rincorrono. Si tratta di un genere a sé stante con proprie peculiarità e storia.
L’operetta ebbe origine in Francia alla metà dell’Ottocento, nata in coincidenza dell’affermarsi della borghesia, è stata per lungo tempo considerata uno spettacolo di prosa minore nobilitata dall’apporto musicale, ma sempre relegata ad un pubblico provinciale e in teatri di periferia.
L’operetta assunse una propria collocazione durante il sec. XIX, quando designava uno spettacolo di musica (orchestra, soli, duetti, concertati, coro, danze) intercalato da dialoghi in prosa, il quale, prescindendo da ogni severa stilizzazione e da ogni profondità di pathos, per il suo carattere leggero in contrapposto con l’opera seria e la grande opera comica, differenziandosi dal più tradizionale melodramma, trovando nella frivola gaiezza alle volte lasciva, nelle esplosioni di rumorosa buffoneria e nella capricciosa fantasia della sua vicenda scenica, motivo di divertimento per lo spettatore. I caratteri dell’operetta francese si possono individuare nel senso della parodia e della satira più intemperante, senza escludere il grazioso e il sentimentale e accentuando l’elemento piccante: i miti e gli eroi dell’antichità, i re, i ministri, le dee, le regine, gli aristocratici, personaggi esotici o leggendarî oppure presi dalla vita reale nel loro aspetto più pittoresco, offrono vasta materia di deformazione caricaturale agli autori dei libretti. Un’influenza preponderante vi ha il dialogo parlato, intessuto di spiritosi aforismi con reconditi secondi fini, destinati a suscitare l’ilarità; scopo questo che non si ritrova nel recitativo dell’opera buffa. L’operetta viennese si caratterizzò da quella di Parigi per la maggiore importanza conferita all’elemento sentimentale a discapito di quello parodistico.
L’operetta si diffuse in breve tempo, oltre che a Parigi e Vienna anche a Londra, dove fu ben presto imitata e copiata. Sul modello viennese si formò l’operetta italiana e quella Ungherese. L’operetta raggiunse il massimo della sua espressione con Franz Lehar.
La maggior popolarità si ebbe durante la Belle Époque, che coincise con la massima internazionalizzazione del gusto borghese. La fase conclusiva dell’operetta si colloca fra le due guerre, accompagnata dal declino dello stesso spirito borghese ottocentesco per poi trasformarsi in musical-comedy negli Stati Uniti
Il nuovo orientamento del gusto popolare verso altri generi e con l’avvento del cinema, l’operetta è stata superata spostandosi talora verso la farsa e le buffonate anche volgari. L’operetta si può dire ormai finita.
L’intento è quindi quello di offrire allo spettatore il “Gran galà dell’operetta” rappresentando le parodie, le caricature e gli intrighi più accattivanti, come Fax Trot della Luna, Tu che mi hai preso il cuor, Tace il labbro, Cavallino Bianco, Vedova allegra, Il paese dei sorrisi ed accompagnando il pubblico in un crescendo esilarante di battute e doppi sensi, intervallate dalle arie più note e famose. Si assisterà ad uno spettacolo che vuole unire musica, canto e teatro, facendo sì che tutti i componenti si combinino nella loro espressività e bellezza, per regalare alla platea un’ondata di spensieratezza fino a travolgerla nel puro divertimento.
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CONCERTI AL CENTRO
La musica classica, il tango, le colonne sonore dei film più famosi, le
canzoni napoletane, i cimeli e le arie della Callas, l’operetta,….
un insieme di generi per divertirci e concludere sempre con un brindisi
CON CHI
M° STEFANO MALFERRARI Pianoforte
M° GEN LLUKACI Violino
DOVE
CENTRO VIA VITTORIO VENETO
Fiorano Modenese (Mo)
ORE
20,30
INGRESSO: OFFERTA LIBERA
QUOTA MINIMA € 15
QUOTA ANTICIPATA PER TUTTI INCONTRI € 50
10 DICEMBRE 2019
I RICORDI MIGLIORI
GIORGIO CASCIARRI—Tenore
M° GEN LLUKACI—Violino
M° DENIS BIANCUCCI—Pianoforte
14 FEBBRAIO 2020
INAUGURAZIONE
Inaugurazione della mostra dei cimeli di Maria Callas a cura di ILARIO TAMASSIA
A seguire:
POESIE D’AMORE
FRANCA LOVINO— Attrice
14 FEBBRAIO 2020
DEDICATO ALLA CALLAS
CHIARA FIORANI — Soprano
DOMENICO MENINI—Tenore
M° GEN LLUKACI— Violino
M° FEDERICA CIPOLLI — Pianoforte
29 MARZO 2020
TANGO
M° GEN LLUKACI—Violino
M° CLAUDIO UGHETTI — Fisarmonica
Accompagnati da ballerini d’eccezione
Silvina e Daniele — STREETANGO
10 MAGGIO 2020
OPERETTA
ANTONELLA DE GASPERI — Voce
FABRIZIO MACCIANTELLI—Voce
M° GEN LLUKACI—Violino
M° DENIS BIANCUCCI— Pianoforte
M° CLAUDIO UGHETTI — Fisarmonica
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